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I vini dell’Iowa a Montefioralle

7 novembre 2019

Che ci fanno due bottiglie di vino prodotto in Iowa, Stati Uniti, sul tavolo delle degustazioni a Montefioralle? È una lunga storia iniziata qualche anno fa

L’incontro con Chris

Era l’autunno del 2014 quando Chris e sua moglie Erin vennero a visitarci a Montefioralle per assaggiare i nostri vini. Si rivelano ospiti curiosi che fanno molte domande, mi ricordo che Chris era molto attento e cercava di capire ogni dettaglio della produzione: dalla conduzione del vigneto fino alla vinificazione. 

Sia lui che Erin rimasero piacevolmente colpiti dai nostri vini durante la degustazione e fu lì che mi rivelò il suo sogno: avrebbe voluto produrre del vino a casa sua in Iowa.

Il Petite Pearl e il Frontenac Blanc

Per chi non è pratico di viticoltura è fondamentale sapere che in Iowa le condizioni climatiche sono veramente avverse alla coltivazione della vite, principalmente a causa delle temperature rigide che si registrano in questo stato americano. 

Per questo motivo il progetto di Chris prevedeva l’impianto di un vigneto di Petite Pearl una varietà ottenuta incrociando vitis vinifera con vite nativa americana al fine di ottenere un vitigno resistente alle basse temperature, con un ciclo di maturazione molto breve e resistente alle malattie (qui qualche informazione in più sul Petite Pearl)

Rimasi veramente incuriosito di questo progetto e chiesi a Chris di tenermi aggiornato sugli sviluppi e così fece, negli anni ho ricevuto da Chris diverse email che mi hanno raccontato tutti i passaggi.

Nel 2015 Chris riesce a piantare ⅓ di acro (circa 1300mq) di Petit Pearl e altrettanti anche di un vitigno a bacca bianca: il Frontenac Blanc fondando così la sua piccolissima azienda: la Compass Hill Vineyard

La prima vendemmia del 2017

Chris ed Erin sono tornati a trovarci a Montefioralle nella primavera del 2017, ci hanno raccontato che sono riusciti a piantare un altro ⅓ di acro di Petite Pearl e che in autunno faranno la prima vendemmia, non vedono l’ora.

E in effetti a settembre sempre del 2017  Chris mi invia le foto della vendemmia, che emozione! E come sembra essere strano il Petite Pearl, i grappoli sono talmente piccoli che stanno nel palmo di una mano.

La prova del 9: l’assaggio

Ed eccoci giunti al 2019, è ancora estate quando Chris mi scrive che in autunno sarebbe tornato in Italia, questa volta non a mani vuote: ci avrebbe portato due bottiglie della prima release dei suoi vini: una di Frontenac Blanc e una di Petite Pearl. Che fantastica notizia, la mia curiosità dopo 5 anni sarebbe stata finalmente appagata!

Mi sono incontrato con Chris ed Erin a Montefioralle una domenica del mese scorso, c’erano anche due loro amici, Tim and Kirsten, che danno loro una mano nella conduzione del vigneto in Iowa. Con loro anche le due bottiglie che per dovere di cronaca è giusto specificare che al momento entrambi i vini sono vinificati presso un’altra cantina la Covered Bridge Winery, ma al 100% con le uve dell’appezzamento di Chris (in attesa che anche lui si attrezzi con una cantina tutta sua).

Degustiamo il Frontenac Blanc sui tavoli sotto la nostra pergola a Montefioralle assieme ad un po’ di Olio Nuovo. Il vino è molto intrigante, questa varietà di origine tedesca, mantiene alta la sua acidità in un clima come quello dell’Iowa, ma il sorso non è affatto magro e la sua polposità ben bilancia la verticalità di questo vino.

La bottiglia finisce in pochi minuti, giusto il tempo di salvarne un sorso per mio babbo, Fernando, che ci raggiunge e con lui ci spostiamo a Greve per una cena alla Bottega del Moro. Lì assieme ai vini di Montefioralle avremmo assaggiato anche il Petite Pearl.

Il Petite Pearl al tavolo dei viticoltori

Al ristorante scopriamo che al tavolo accanto al nostro siedono alcuni amici di mio babbo, Marco e Romolo entrambi viticoltori di Chianti Classico rispettivamente a Panzano e a Radda. Tra i tavoli vengono scambiate e offerte tutte le bottiglie che ognuno aveva portato e tutti sono curiosi di assaggiare anche il vino di Chris.

Giunge quindi il momento di aprire il Petite Pearl, Chris sembra molto emozionato, apre la bottiglia e la versa nei calici.

Questo vino si rivela una vera sorpresa: un vino morbido e avvolgente che ben smorza eventuali note dure con un frutto ricco e un tannino molto setoso. Personalmente devo dire che ha un carattere unico e una forte identità, mai assaggiato niente di simile.

Un plauso a Chris e a tutta la sua famiglia e agli amici che lo supportano in questo ambizioso progetto.

Non vediamo l’ora di assaggiare le prossime annate!